Prima del Covid19, il concetto di dato personale si associava istintivamente soltanto a un proprio segreto, un’informazione astratta, privata, sensibile solo per noi, probabilmente insignificante anche se fosse stata sottratta da uno sconosciuto dall’altra parte del mondo. Ci concentravamo solamente sui i dati molto sensibili, soprattutto quelli prodotti da noi come le nostre foto, i nostri post, etc.
Adesso, invece, il dibattito mainstream ha cambiato direzione, spostandosi su dati che prima a malapena tenevamo in considerazione:
le informazioni di cella (dati che i provider telefonici hanno sempre avuto, che la legge italiana ha cercato di far utilizzare nel modo sempre più lasco possibile)
i dati di wifi (che sono stati utilizzati da Google ed altri monopolisti per migliorare i dati del GPS)
i dati bluetooth, di cui si sta parlando per la maggiore. [...]
leggi qui il Contributo di Tracking Exposed per LOCO19