Riflessioni di fine millenio
Carlo Oliva
novembre 1999
da
"A" Rivista Anarchica
anno 29 numero 259
Ammettiamolo pure. Dal punto di vista di coloro che l'avevano elaborata, l'ipotesi che l'alba dell'anno 1000 dopo la nascita di Cristo potesse segnare la fine di questo povero mondo non mancava di una certa logica. Mille, in sostanza, è una bella cifra tonda e una volta ammesso che l'Universo sia il frutto dell'attività di un Creatore intenzionato, un giorno o l'altro, a porvi clamorosamente fine, l'idea di far coincidere questo atto estremo con una data in qualche modo significativa, una data che chiunque, purché dotato di un po' di sale in zucca, avrebbe potuto facilmente prevedere, cogliendo l'occasione di prepararsi spiritualmente all'inevitabile palingenesi, sembrava abbastanza ragionevole. Naturalmente bisognava ammettere un certo numero di postulati, diciamo così, minori: bisognava sorvolare sul fatto che mille fa cifra tonda soltanto nel sistema decimale, che non è certo l'unico sistema numerico possibile, ed era necessario supporre, a rischio di peccare di superbia, che il Sommo Fattore si interessasse esclusivamente al nostro pianeta e a quella non grandissima parte di suoi residenti che dalla data di nascita (supposta) di uno sfortunato profeta palestinese contavano gli anni della propria era …
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